Quasi un anno di “fronte di guerra”, dall’agosto del ’44 all’aprile del ’45, ha lasciato profonde ferite, oltre che nelle carni vive, anche nell’anima dei versiliesi. La linea difensiva, eretta dai Nazisti in ritirata con l'appoggio dei reparti della Repubblica Sociale Italiana, passata alla storia come "Linea Gotica", fu teatro di duri combattimenti che, se non fosse stato per il massiccio intervento delle Truppe Alleate, avrebbero avuto ben più lunga durata. In tutta questa tragedia, sia le granate Naziste, quanto i bombardamenti Alleati, ebbero come ulteriore effetto la distruzione di gran parte degli edifici situati nei pressi degli obiettivi che le forze in campo si prefiggevano, ognuna per sua parte, di colpire per cercare di indebolire il nemico.
Qui di seguito si evidenziano acuni documenti fotografici, peraltro già tristemente noti, di quelle immnani distruzioni.
Ma il paese che di gran lunga ha subito la distruzione maggiore (risultata peraltro totale), è stato Ripa. Le truppe naziste in ritirata, per evitare agguati nel paese, ne minarono tutte le case e le fecero saltare in aria.
Quella della foto a sinistra è una panoramica di Ripa prima della guerra, che risultava raccolta attorno alla piccola piazza. A destra, invece, la spettrale visione del paese completamente distrutto.
Ma passata la tempesta, torna sempre il sereno, ed anche quella terribile esperienza, pur mai dimenticata, lascia il passo alla nuova vita ed alla speranza. Con la ricostruzione, a Querceta, viene infine issata sul nuovo campanile, la nuova campana maggiore...un segno che, idealmente (e non solo), apre una nuova era, di pace.